Sulle orme del brivido – Gianluca Arrighi

 

 

GIANLUCA ARRIGHI

Questa antologia di Gianluca Arrighi raccoglie alcuni dei suoi racconti migliori e vi si ritrovano l’atmosfera e la suspence  che caratterizzano tutte le sue opere. Ho letto questi racconti  uno di seguito all’altro con il fiato in gola.

L’umanità rappresentata è composta da uomini e donne tormentati, confusi, menti psicologicamente disturbate pur apparendo allo stesso tempo persone normali, sfortunati nel trovarsi dentro a situazioni difficili, pericolose, strane. Persone a cui la vita ha giocato dei tiri mancini  che sentono dentro di sè l’incertezza  e la paura del dover vivere secondo le regole che la società impone. Una varia umanità che Gianluca Arrighi riesce a riunire in un’amalgama armonioso.

Ci sono racconti più brevi e altri più lunghi, non ci sono solo enigmi da scoprire e risolvere, c’è anche lo studio della psiche umana con i suoi ingranaggi che provocano gesti incomprensibili contrari alla legge, alla morale e al buonsenso. I protagonisti dei racconti sono descritti in modo da sembrare diversi da ciò che sono realmente. L’indubbia capacità dell’autore è il saper coinvolgere il lettore, caratterizzando la storia in modo da renderla subito interessante. Proseguendo nella lettura le premesse vengono confermate e le sorprese sono capaci di lasciare a bocca aperta.

 Si passa dalla suspence  de La moglie del professor Filanti, davvero agghiacciante, alla tensione de Il sorriso del bambino, passando attraverso le realtà di Amnesia, il racconto più lungo e meglio strutturato dell’intera raccolta, per passare ai colpi di scena de La vendetta di Paolo e Bauli, arrivando infine alla follia criminale di Il desiderio di Letizia e Manicomi.

I reati commessi, modi e luoghi sono il frutto della fantasia di Arrighi che ben conosce l’animo umano grazie alla sua professione di avvocato penalista, gli permettono di penetrare nella psiche dei personaggi raccontando la follia  che porta le persone a trasformarsi in mostri.

In conclusione Arrighi dimostra di possedere una notevole padronanza della materia che narra e questo appare subito evidente al lettore che abbia qualche conoscenza del genere giallo, thriller o noir.

Consigliatissimo.

Valeria

Oltre il fiume – Federica Gaspari


OLTRE IL FIUME
Titolo: Oltre il fiume
Autrice: Federica Gaspari
Casa editrice: Nua Edizioni
Genere: Giallo
Data pubblicazione: 25 novembre 2021
Pagine: 267
Thriller e non solo, scorrevolissimo, letto sostanzialmente in due giorni il che la dice lunga sui punti forti dell’autrice ovvero fluidità e fruibilità.  Del resto la stessa Federica Gasperi in un’intervista ha tenuto a precisare come per lei nel 99% dei casi la prima stesura risulti poi esser quella definitiva.
E si vede, la sensazione di una scrittura spontanea, senza deviazioni, dritta all’obiettivo, permane per tutta la durata del romanzo.
Alcuni omicidi portano il criminologo Alan Giuliani a far ritorno nel suo paese d’origine, A sort of homecoming cantavano gli U2 ormai troppi anni fa per ricordare quanti fossero, e come ogni ritorno che si rispetti anche questo costringerà il protagonista a fare i conti col proprio passato, un passato di cui  peraltro non ama parlare.
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Cosa lega fra loro questi delitti apparentemente inspiegabili?
Di quali persone, anche fra quelle più vicine a lui, Giuliani potrà ragionevolmente fidarsi?
Quali segreti e quali verità da anni continua a portarsi dietro la montagna?
Si perché la montagna, con i suoi paesaggi un po’ ruvidi che molto spesso sembrano riflettere il carattere di chi li vive, è certamente la coprotagonista di Oltre il fiume.
Ed è presente a volte, quasi, defilata mentre in altre sembra come li li per esplodere, l’atavica contrapposizione che mette di fronte chi ama la montagna per diritto di nascita e chi invece la vive sporadicamente con la superficialità tipica di quelli che si avvicinano a qualcosa perché fa tendenza.
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Sulla trama mi fermo qui, per evidenti ragioni trattandosi di un thriller (e non solo), come detto ho apprezzato particolarmente la scorrevolezza della scrittura ed il protagonista presenta quel giusto mix di abilità nelle indagini, presenza scenica, e conflitti irrisolti che ormai sono imprescindibili nel genere.
Non so se l’autrice vorrà o meno sviluppare ulteriormente il personaggio di Alan Giuliani, immagino di sì, eventualmente sarà interessante seguirne le evoluzioni.
P.S.
Spiego la definizione “thriller e non solo”, chi si attende un romanzo di quelli dove la tensione viene sprigionata ad ettolitri forse vedrà le sue speranze disattese.
Qui siamo in presenza di un libro dove convivono diversi generi, senza fare a pugni fra loro,  perché (e si tratta della cosa più importante) è scritto bene…che uno certo, ne convengo, se lo aspetterebbe da ogni libro, ma credetemi non è cosi scontato.
Se al di là dei generi, oltre le etichette, apprezzate autori ed autrici che, senza nutrire ambizioni da Pulitzer, possano farvi trascorrere qualche ora di svago, magari rappresentando un piacevole diversivo al logorio della vita moderna, ecco date una chance a Federica Gasperi ed al suo gradevole Oltre il fiume.

Il segreto di Greta – Oreste Coletta

 
Il segreto di Greta

“Il segreto di Greta” di Oreste Coletta  (Romanzo autobiografico di un Investigatore Privato)

Sono abituata a storie che puntano tutto sulla suspence  per catturare il lettore e sorprenderlo in continuazione con i più impensabili colpi di scena.
“Il segreto di Greta” offre ben altro, e proprio per questo mi ha notevolmente colpita.
Partendo dal rapimento di Greta, una ragazzina quindicenne di buona famiglia, l’investigatore privato Brando – a cui è affidato il compito di ritrovarla – ci rivela minuziosamente le varie procedure che deve compiere nel corso delle sue ricerche, evidenziando quali siano le capacità rare e necessarie per svolgere al meglio il suo lavoro.

Separatore di testo 2Una figura interessante che non nasconde mai i propri pensieri, fregandosene di poter apparire arrogante agli occhi del lettore. Lui, desideroso di mantenere uno stile di vita lussuosa che si è guadagnato nel corso degli anni, conosce il valore del proprio lavoro e del proprio talento e non si fa problemi a mandare a monte ingaggi a più zeri qualora venga a meno la completa sincerità da parte dei suoi clienti.

Dai racconti di Brando, che spesso lo portano a descrivere anche casi lontani da quello di Greta, emerge l’importanza di una preparazione assoluta in più campi per poter essere un buon investigatore, oltre alla necessità di abilità che i libri difficilmente sanno insegnare.

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Mi sono appuntata diversi passaggi di questo libro, riflessioni personali del narratore che mi hanno colpita perchè mostrano quella sensibilità che vi è oltre alla corazza da lui forzosamente esibita.
Per quanto si possa essere dei maestri del bluff, per quanto si cerchi di seppellire il proprio passato e le proprie emozioni così a fondo da risultare inaccessibili al mondo intero, il proprio Io emerge sempre, nei piccoli gesti, nei più -all’apparenza- insignificanti particolari.
Una lettura piacevole e rivelatrice che mi ha permesso di conoscere una penna autentica e brillante.

Jess