La dama verde – Karen Sander

la dama verde

 

 

Le persone scomparse da lungo tempo, il loro ritorno, il mistero attorno agli anni in cui sono state assenti, la rievocazione, sempre assai complessa, degli eventi accaduti in questi periodi, tutte tematiche di cui da sempre il thriller si è nutrito e ultimamente la tendenza mi sembra essersi persino rafforzata.
E Karen Sander, prolifica autrice tedesca, che non dimentichiamolo ha pubblicato in passato molti libri anche con un nome diverso, nel suo recentissimo La dama verde ha voluto approfondire questi argomenti inserendoli in una storia dove l’adrenalina davvero non manca così come i colpi di scena che si susseguono a ritmo incessante.
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Madelin, scomparsa misteriosamente da dieci anni, si ripresenta a casa, altrettanto misteriosamente tanto da lasciare a bocca aperta la stessa madre Susan.
Purtroppo la sorpresa, come la gioia, è di brevissima durata e nella stessa giornata la ragazza sparisce di nuovo e sulla scena del crimine restano il marito di Susan gravemente ferito e la loro piccola figlia Harper che per lo shock subito ha perso la parola.
Tutto appare inizialmente circoscritto a questa famiglia ma in realtà lo sviluppo della storia è assai più organico e presto entrano in scena altre figure importanti.
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Ad ogni modo siamo si e no nelle prime venti pagine, ce ne sarebbe già d’avanzo per riempire un libro,  ma la Sander sa perfettamente che gli insaziabili thrillerofili pretendono di più e li accontenta con un crescendo di avvenimenti e situazioni destinate probabilmente ad accontentare anche i palati maggiormente esigenti in fatto di colpi di scena.
Karen Sander abbandona, presumo momentaneamente, la premiata ditta Stadler-Montario (che comunque mi preme assolutamente segnalare a chi voglia approfondire la scrittrice tedesca) per dedicarsi ad un thriller forse più cerebrale, psicologico, ma non meno intrigante e certamente in grado di calamitare l’attenzione dei fedelissimi del genere.
Massy