Ruadh Breagh. Ogni scelta ha un prezzo – Antonella Arietano

ruadh breagh

 

Quanto si è disposti a mettersi in gioco per amore?

Si è consci che qualsiasi scelta verrà fatta ci sarà una conseguenza nel bene o nel male?

E’ ciò che accade a Ian protagonista di questa bella favola che Antonella Arietano mi ha permesso di leggere. Ian è un bel ragazzo dai capelli rossi, da qui il ruadh breagh del titolo che significa appunto capelli rossi, che vive con la nonna a cui è molto affezionato. Un giorno nonostante il tempo non sia dei migliori, Ian prende la barca per andare a pescare. All’improvviso si trova in mezzo a una tempesta che lo fa finire in mare, è certo che per lui sia giunta la fine quando viene salvato da una bellissima ragazza il cui nome è Mana.

Ian rimane folgorato innamorandosi all’istante di lei, ma non riesce a darsi pace fino a quando non riuscirà a ritrovarla e a scoprire che ha un segreto. A questo punto il ragazzo deciderà di fare una scelta che potrebbe avere serie conseguenze  per la sua vita.

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Ho sempre amato le favole sin da bambina e leggere Ruadh Breagh per me è stato ritornare all’infanzia, quando leggevo le fiabe dei fratelli Grimm, degli Andersen o di Charles Perrault.

Anche in questo caso la favola presenta un eroe che seguendo un determinato percorso e superando gli ostacoli che gli si frappongono, giungerà alla soluzione finale. Ivi si ritrovano molti elementi descritti da Propp nel suo Morfologia della fiaba, testo fondamentale per conoscere molti degli elementi che troviamo nelle fiabe, ma che è stato applicato alla narrativa tout court.

Questa favola è stata una piacevole scoperta. Essendo curiosa e sempre pronta a conoscere, ho avuto modo di scoprire una leggenda tradizionale scozzese sulle selkie che ho trovato affascinante. Belle anche le descrizioni dei luoghi in cui è ambientata la favola, ho “visto” con la mente i particolari che descrivono il mare con i suoi scorci selvaggi e la luce capace di renderli indimenticabili grazie alle albe o ai tramonti.

Interessanti anche le descrizioni particolareggiate di eventi come la festa di San Michelmas, ricorrenza famosa nei paesi nordici e di cui l’autrice riporta la preparazione dello struan o la caccia al tesoro.

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Non manca anche l’introspezione psicologica del protagonista, leggiamo i suoi pensieri e ci compenetriamo nella vicenda. Ian con il trascorrere delle pagine e della storia inizierà a diventare sempre più consapevole del suo destino e di quello del popolo selkie. Si renderà conto che alcune sue scelte potrebbero comprometterne la vita e valuterà se sia giusto il suo modo di agire. Inizierà a maturare,  a capire qual è il vero amore e come riconoscerlo, imparerà anche a capire chi ha di fronte e quanto merita la sua attenzione. Un processo di evoluzione graduale che lo porterà a trasformarsi da ragazzo in uomo.

Tutto ciò raccontato con una penna lineare ed evocativa, capace di creare un alone di magia ed atmosfera.

A Ruadh Breagh l’autrice ha aggiunto un breve racconto intitolato Il dono delle fate, che pur essendo malinconico e triste possiede in sè molta delicatezza nell’affrontare il tema della solitudine che caratterizza la vita di Viola che ne è la protagonista e che riceverà un dono speciale che modificherà la sua vita.

Se vi piacciono le favole, leggete questo libro.

Valeria