Ultima notte a Twisted River -John Irving

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Dominic Baciagalupo e suo figlio Daniel vivono a Twisted River, un piccolo villaggio di minatori. Dominic ha un “ristorante” dove i minatori vanno per consumare dei pasti caldi dopo il lavoro. Dominic è il cuoco ed è aiutato nel suo lavoro da una donna che è la compagna del poliziotto del paesino. Questa donna è l’amante di Dominic ed è molto affezionata al figlio Daniel. Involontariamente Daniel una sera, scambiandola per un orso, la uccide. Per sottrarsi alla vendetta del compagno della donna, un uomo violento e vendicativo, i due decidono di lasciare Twisted River per sempre. Si nasconderanno in varie città americane arrivando persino in Canada per sfuggire all’uomo che li cerca. In questa loro fuga sono aiutati da Ketchum, amico fraterno di Dominic che li informa sugli spostamenti del loro inseguitore. Conosceranno molte persone in questa loro peregrinazione vedendo scorrere mezzo secolo di storia: dall’assassinio di Kennedy, alla guerra del Vietnam fino alle guerre in Medio Oriente e il famoso 11 settembre.

Quasi 700 pagine per descrivere una storia profonda e sincera, a tratti ironica e commovente, in cui appare evidente la scarsa verosimiglianza nell’evolversi della trama, dall’omicidio involontario fino al finale.
Solo Irving poteva scegliere una trama campata per aria proprio perché uno scrittore deve saper immaginare, come fa dire allo scrittore protagonista del suo romanzo. Riesce perfettamente a guidare il lettore nei suoi spostamenti spazio-temporali, passando attraverso vari momenti della vita dei protagonisti, con assoluta maestria e senza che il lettore si disorienti nel suo percorso narrativo.
Percorso caratterizzato dalla presenza di molte anticipazioni, dalla presenza come personaggi della storia di molti autori importanti della letteratura americana come Kurt Vonnegut (che fu il suo maestro all’università), e dalla ripresa del suo vezzo, attribuito al protagonista scrittore, d’iniziare il romanzo dall’ultima frase per poi procedere a ritroso.
Irving ci trascina nei pensieri di uno scrittore, che vive per scrivere, che utilizza le sue giornate per pensare all’incipit giusto, alla frase migliore, al miglior modo di comunicare le proprie emozioni attraverso la parola scritta. Ci fa comprendere come la mente di un autore lavora sempre sulle parole, sul loro modo di unirsi e di formare un impasto emozionale che riesca a far distogliere il lettore dalla sua vita per fargliene vivere un’altra. La ricerca quindi del saper rendere avvincente una storia a dispetto della verosimiglianza e del buon senso generale.

VOTO 8/10

Ultima notte a Twisted River -John Irvingultima modifica: 2011-03-30T00:31:00+02:00da fval329
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